mercoledì 12 settembre 2012

1282. Le guerre servono anche agli espianti di organi



Non solo a disegnare nuovi confini, a prender con la forza spazio vitale, a sperimentare nuove armi o a tutelare importanti interessi economici presenti e futuri, le guerre sono occasioni per tanti business diversi. Armi, sostanze stupefacenti ma anche organi umani. La vicenda, questa volta, nasce nel vicinissimo Kosovo, quando a pochi chilometri dall’Italia andava in scena un terribile conflitto carico di violenza non solo etnica. A raccontare l'espianto di un cuore dal petto di un prigioniero eseguito senza anestesia alla tv pubblica di Belgrado, un testimone di cui dispone la giustizia serba per dimostrare il traffico illegale di organi umani avvenuto in Kosovo durante il conflitto armato negli anni Novanta. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si sospetta che sia sucesso anche in Croazia e Bosnia sempre a danno dei serbi. Ma sono passati tanti anni e all'Aja hanno distrutto 200 documenti che riguardavano i serbi del Kosovo. Pazzesco, che ignoranza.