Non
solo a disegnare nuovi confini, a prender con la forza spazio vitale, a
sperimentare nuove armi o a tutelare importanti interessi economici presenti e
futuri, le guerre sono occasioni per tanti business diversi. Armi, sostanze
stupefacenti ma anche organi umani. La vicenda, questa volta, nasce nel
vicinissimo Kosovo, quando a pochi chilometri dall’Italia andava in scena un
terribile conflitto carico di violenza non solo etnica. A raccontare l'espianto
di un cuore dal petto di un prigioniero eseguito senza anestesia alla tv
pubblica di Belgrado, un testimone di cui dispone la giustizia serba per
dimostrare il traffico illegale di organi umani avvenuto in Kosovo durante il
conflitto armato negli anni Novanta.
1 commento:
Si sospetta che sia sucesso anche in Croazia e Bosnia sempre a danno dei serbi. Ma sono passati tanti anni e all'Aja hanno distrutto 200 documenti che riguardavano i serbi del Kosovo. Pazzesco, che ignoranza.
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