sabato 15 settembre 2012

1288. Taglio di dipartimenti e primariati nella sanità piemontese, mentre si affonda nel debito



Rappresentano i punti di arrivo della carriere di molti medici, ma per Monferino sono troppi e anche per il sottoscritto. Il nuovo piano prevede una riduzione molto corposa, passando da 190 a 79 dipartimenti, mentre le strutture complesse passeranno da 903 a 727. Se riuscirà nell’intento partirà un balletto di accorpamenti, destinato a cambiare nuovamente la configurazione organizzativa di ospedali e servizi territoriali. Ricordiamo che negli ultimi quattro anni le ASL si sono riorganizzate almeno due volte e non sempre è stato piacevole, soprattutto per i soldatini in trincea.
La cosa preoccupante, che comprendo ma non accetto, è che ormai i primari son primari per cui stesso stipendio anche se non lo saranno più. Dove sarà allora il risparmio? Credo proprio nella truppa, come sempre d’altronde.
Dalla Relazione al Parlamento sulla gestione finanziaria delle Regioni 2010-2011, approvata dalla Corte dei conti – Sezione autonomie del 25 luglio 2012 emerge un dato incredibile: nel 2011 Asl e ospedali piemontesi hanno accumulato verso i fornitori di beni e servizi debiti per 2.643.140.000 euro. Avere l’ente pubblico come fornitore non è più garanzia di essere pagati e, secondo me, non lo è mai stato.

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