Qualcuno
avrà negli occhi le immagini della giraffa in fuga per le vie di Imola, molti
non saranno interessati, perché il circo è sempre stato con gli animali
selvatici, e non sarebbe mai la stessa cosa senza.
La
LAV ricorda all'Amministrazione Comunale il proprio impegno nei confronti della
tutela delle specie selvatiche, perché dovrà accettare o no le richieste di
attendamento di due circhi molto diversi tra loro.
Da
una parte l’Acquatico Zoppis, un circo senza animali per precisa scelta, che ha
deciso di puntare il proprio successo sulle abilità di soli artisti umani e su
ricche scenografie e coreografie; la risposta italiana al Cirque du Soleil.
Dall’altra
il Darix Togni, un circo che di animali ne ha fin troppi e che continuano a
passare la loro vita sottoposti ad estenuanti ed interminabili viaggi, viste le
numerosissime tournée del circo in Asia e in Africa. Ed anche quando sono in
Italia gli animali non coprono un buon trattamento, basti pensare alle
condizioni degli elefanti riprese dalla trasmissione Striscia la Notizia che,
lo scorso gennaio, documentava come fossero costantemente immobilizzati da una
catena cortissima a due delle quattro zampe.
Cosa
fare il Comune? Sospetto decisione pilatesca!
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