L’AAMS,
che controlla il mondo dei giochi per conto dello Stato, ogni mese o quasi
produce un documento interessante, dove riporta quanti soldi vengono giocati in
Italia. Gianluca Nicoletti firma questo bell’articolo, ricco di interessanti
osservazioni e carico di ipotesi, a mio avviso, poco realistiche e, a volte,
non corrette.
Scrive
che gli incassi delle slot sono calati, ma non è proprio così. Nel 2011 sono
stati incassati 44.242 milioni di euro, 54.092 quest’anno. Questa cifra
corrisponde non al guadagno di gestori, concessionari e Erario, ma quante
monetine o banconote gli italiani hanno messo dentro NewSlot e VLT. Per cui si
è giocato di più, senza ombra di dubbio. 36.437 milioni di euro sono stati
quelli restituiti l’anno scorso sotto forma di vincita, mentre nel 2012 i soldi
vinti sono stati 44.861. In termini percentuale nel 2011 sono stati giocati il
18,20 percento in più di euro. Le vincite sono state invece il 18,78 percento
in più dello scorso anno. Il soldi spesi dai giocatori, alias in soldi
destinati al gestore, ai concessionari e all’Erario sono il 15,17 percento. Se
è vero che i giocatori hanno vinto un pochettino di più, le entrate erariali
sono calate del 4,63 per cui, chi vive di questo business, non ha patito
nessuna crisi, perchè a fronte di un minor guadagno generale, tutti hanno
mangiato come l’anno scorso, solo lo Stato ha mangiato un po’ meno.
Infine
di parla di ludopatia, di una parola che non ha il significato che ci vogliono
fare intendere. Quando si parla di malattia, il più appropriato termine è gioco
d'azzardo patologico. Il gioco non crea malattia, anzi è un'attività importante
per lo sviluppo, è educativo e rappresenta una spazio, anche per gli adulti, di
socializzazione, di svago e di rigenerazione. Il gioco d'azzardo direi proprio
di no!
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