Dopo
una lunga battaglia giudiziaria, un 40enne di Ameglia (La Spezia) si è visto
annullare, in primo grado, un debito di 40mila euro contratto in un centro
scommesse di La Spezia, perchè era incapace di intendere e volere, cioè non
perseguibile.
L'uomo
era arrivato a scommettere 500 euro al giorno e aveva accettato l'offerta
dell'agenzia di scommesse di giocare a credito, firmando vaglia cambiari e
assegni e indebitandosi con amici e parenti. Ci sarà l’appello nel 2016, nel
frattempo la persona è ospite di una struttura terapeutica specializzata in
GAP, ma sarà una sentenza che potrebbe aprire a tante altre, perchè non mancano
certo le persone che per il gioco si sono indebitate anche per cifre maggiori.
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