giovedì 17 gennaio 2013

1528. Se i giocatori d’azzardo possono non pagare i debiti



Dopo una lunga battaglia giudiziaria, un 40enne di Ameglia (La Spezia) si è visto annullare, in primo grado, un debito di 40mila euro contratto in un centro scommesse di La Spezia, perchè era incapace di intendere e volere, cioè non perseguibile.

L'uomo era arrivato a scommettere 500 euro al giorno e aveva accettato l'offerta dell'agenzia di scommesse di giocare a credito, firmando vaglia cambiari e assegni e indebitandosi con amici e parenti. Ci sarà l’appello nel 2016, nel frattempo la persona è ospite di una struttura terapeutica specializzata in GAP, ma sarà una sentenza che potrebbe aprire a tante altre, perchè non mancano certo le persone che per il gioco si sono indebitate anche per cifre maggiori. 

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