Ci
saranno 35mila uomini in meno in dodici anni, e come diceva l’ex ministro
Di
Paola: meno uomini, armi migliori e usate
meglio, perché la guerra è una cosa seria. Peccato che per raggiungere l’obiettivo
si voglia scaricare su tutti noi quello che viene definito lo “scivolo d’oro”. Dai
50 anni in poi, quindi dieci anni prima del congedo, si potrà entrare in un
magico limbo nel quale si conserverà l’ottantacinque per cento dello stipendio
senza lavorare più nemmeno un solo giorno, con tanto di pensione piena. Non è
esclusa neppure la facoltà di fare altri lavori, perché il reddito non si
cumula. Questo bonus decennale per le forze armate in uscita verrà inserito nel
codice dell’ordinamento militare a meno che Camera e Senato non si mettano di
traverso in modo plateale, perché è solo previsto un loro parere, spingendo il
governo a ripensarci. In definitiva il Parlamento non conta nulla e dei
cittadini non ne parliamo. E meno male che i militari servono per garantire la
pace, di certo non quella sociale.
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