Il
Governo ha giocato d’azzardo con le concessionarie ed ha perso. Magnifica metafora
di come ormai lo Stato non controlli le concessioni, ma sia legato e
imbavagliato davanti a queste enormi potenze di fuoco economiche. Lunedì scadeva
il termine per presentare alla Corte dei Conti istanza per sanare il contenzioso.
Hanno aderito Cogetech (che ha versato 51 milioni), Sisal (49 milioni), Gamenet
(47 milioni), Snai (42 milioni), Cirsa (24 milioni) e Gtech (20 milioni). Questi soldi però non sono già disponibili, perché
bisogna aspettare che la stessa Corte si esprima sulla proposta di transazione.
Mancano comunque all’appello quattro aziende, tra cui spicca la Bplus, per la
bella cifra di 169 milioni da sanare. I resti, come dicono i giocatori, sono 40
milioni da Hbg, 30 da Gmatica e 20 da Codere.
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