sabato 23 novembre 2013

2147. I robot killer



Siamo senz’altro debitori ai tanti scrittori di fantascienza, che in maniera visionaria disegnavano nuovi mondi e nuovi scenari. Peccato che la loro creatività letteraria abbia contagiato i troppi generali impegnati a sviluppare le armi del futuro, perché anche nei prossimi anni ci saranno guerre, nazioni da conquistare e nemici da uccidere. Il punto è proprio l’uccisione del nemico, che prevede la sgradevole variante che sia in nemico a prevalere e non a soccombere. Per questa incresciosa evenienza, tutt’altro che remota, i vertici militari dei principali paesi, Stati Uniti in testa, vedono nella robotica la nuova frontiera della difesa: il Pentagono, nella sua Roadmap per i sistemi unmanned 2011- 2036, prefigura una graduale riduzione dell’intervento umano con l’obiettivo finale di raggiungere la piena autonomia di questi armamenti. Intanto è partita una campagna di sensibilizzazione, prima che queste tecnologie militari sbarchino nei saloni internazionali di difesa e sui campi di battaglia, prima che entrino in ballo interessi economici e politici troppo forti.

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