L’Afghanistan
è tornato a essere il maggior produttore di eroina del mondo. È aumentata la
coltivazione di oppio nelle regioni sotto il controllo della guerriglia
talebana, ma anche nella provincia di Kabul sotto diretto controllo del governo
centrale, dove la produzione è aumentata del 148percento. Che tutto ciò avvenga
con la complicità passiva o attiva delle truppe Nato sembrerebbe scontato, ma i
Governi fanno di tutto per negare. In prima fila quello italiano, ma anche
quello canadese e inglese si comportano nel migliore dei modi: negando l’evidenza.
Anche quando sotto i riflettori finisce la prima donna parà d’Italia, eroina
nazionale che diventa eroinomane in caserma, viene infine arrestata e che in
carcere denuncia il giro di droga tra i soldati reduci dell’Afghanistan. Il tutto
termina con un nulla di fatto. Chissà quanti altri militari o ex sono diventati
tossicodipendenti. Lo sapremo mai?
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