Nessuno
ha colpa per il più grande disastro ambientale europeo, il naufragio della
petroliera che 11 anni fa riversò sulle coste di Spagna, Francia e Portogallo
63mila tonnellate di greggio. La sentenza del Tribunale di La Coruna, in
Galizia, ha assolto dall'accusa di reato contro l'ambiente il capitano della
petroliera, il greco Apostolos Mangouras, 78 anni, condannato a nove mesi per
il solo reato di disobbedienza, ma che non andrà in carcere per limiti di età. Assolti
anche il capo macchine Argyropoulos Nikolaos e l'allora direttore generale
della Marina Mercantile, José Luis Lopez-Sors perché non erano in grado di
appurare il cattivo stato della petroliera, munita di tutte le autorizzazioni
necessarie. Inoltre, non è stato dimostrato durante il processo che essi ne
conoscessero le deficienze strutturali. Il comandante e l'armatore, a loro
volta, avevano accusato il governo spagnolo di aver provocato la catastrofe,
ordinando alla petroliera in difficoltà di allontanarsi dalla costa, accusa respinta perché la scelta fu
giustificata. In pratica non è colpa di nessuno e per fortuna che è un processo
avvenuto in Spagna.
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