lunedì 3 agosto 2015

3294. Di Cecil, Jericho e indignazioni varie


In Zimbabwe sono parecchio incazzati perché un dentista americano si è permesso di uccidere un leone che ormai era vecchio, almeno secondo i cacciatori, per cui poteva essere abbattuto senza troppi problemi. In fondo era del tutto legale (sic!). Intanto la psicosi leone ammazzato da bracconieri ha contagiato la riserva, che prima annuncia la morte di Jericho, sembra fratello di Cecil, poi iniziano le smentite. Il fatto però è che un altro leone è stato ucciso. Ora la cosa più triste, oltre alla mattanza quotidiana di animali pseudoselvatici ( se fossero selvatici non ci sarebbe bisogno di una riserva per proteggerli) è che tutto il putiferio sollevato giustamente in questi giorni finirà nel calderone dell'indifferenza in tempo zero e solo pochi continueranno a rimpiangere Cecil e tutti gli animali che nel frattempo avranno dovuto salutare per l'ultima volta.

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