Prendendo
la spesa per prestazioni assistenziali gestita dall’Inps e legata
anche a requisiti di reddito e suddividendo le famiglie che ne
beneficiano in dieci decili secondo l’Isee si osserva che essa va
per meno di un quarto agli ultimi 4 decili, cioè al 40percento delle
famiglie più povere. In particolare, solo il 4percento della spesa
va all’ultimo decile, mentre il 10% delle famiglie più ricche
beneficia del 14percento della spesa e al secondo decile dei più
ricchi va, in proporzione, la fetta maggiore dell’assistenza, il
19percento. Insomma, un terzo della spesa si rivolge al 20percento
più ricco.
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