Interessante
articolo che chiede al lettore di collocarsi secondo uno schema a tre
livelli: felicità competitiva, felicità condizionata e felicità
incondizionata. Personalmente credo che il concetto di felicità sia
sopravvalutato in una società che chiede di essere sempre felici e
non accetta altre alternative, spingendo le persone a paradisi
artificiali pur di inseguire la propria allucinazione. Occorrerebbe
un cambio di paradigma, magari inventando o reinterpretando altre
parole.
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