“Utilizzando il gioco del lotto, il nostro studio mostra che alcune persone tendono a trarre conclusioni molto forti basandosi su poche osservazioni e che le credenze sbagliate sono comuni e sistematiche quando cercano di prevedere eventi improbabili. In una prospettiva più generale, questi errori possono indurre l’opinione pubblica e i media a chiedere forti cambiamenti di policy in risposta a eventi altamente improbabili. In questi casi, i politici sono così chiamati a rispondere alla domanda popolare di nuove regole, ma il regolatore dovrebbe stare bene attento alla comune tendenza a trarre conclusioni sbagliate sulla regolarità di eventi rari e dovrebbe studiare con cura i dati osservati, per comprendere se davvero giustificano una correzione di rotta”.
Personalmente credo che il compito di prevedere il futuro è insito nell’uomo e nella sua profonda insicurezza e precarietà esistenziale. Se nel presente ci affidiamo a complessi calcoli matematici e potenti computer, in passato e anche nel presente imperversano oroscopi e maghi che ci consigliano quale strada imboccare. Ogni scelta prevede dei rischi e non sempre sappiamo dove ci condurrà, soprattutto davanti all’uso di tecnologie che potrebbero portarci alla distruzione del pianeta, leggasi nucleare.
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