È l’interessante tesi dell’ultimo rapporto della Global Commission on Drug Policy presentato il 2 giugno a New York. La parola “WAR” è cancellata e il rapporto non è più sulla guerra alla droga, ma è sulla droga, certificando il fallimento di una strategia iniziata 40 anni fa da Nixon. Tra gli esperti che firmano la tesi troviamo Kofi Annan, Ferdinando Cardoso, George Schultz, George Papandreu, Paul Volcker, Mario Varga Llosa e Richard Branson, che propongono dieci principi su cui incentrare i prossimi interventi.
1. Rompere i tabù, iniziando un dibattito aperto per promuovere politiche efficaci di riduzione del consumo e dei danni, aumentando gli investimenti nella ricerca e nell’analisi dell’efficacia di determinati interventi.
2. Sostituire la criminalizzazione e la punizione dei consumatori con l’offerta di un trattamento terapeutico.
3. Incoraggiare la sperimentazione da parte dei governi di forme di legalizzazione di alcune sostanze, per sottrarlo al controllo della criminalità organizzata e salvaguardare la salute e la sicurezza dei loro cittadini.
4. Definire obiettivi, indicatori e risultati da ottenere con determinati programmi.
5. Sfidare, piuttosto che rinforzare, i luoghi comuni legati al mercato della droga, al suo uso e alla dipendenza.
6. Le nazioni che continuano a investire sugli aspetti legislativi, dovrebbero concentrare le loro azioni repressive verso il crimine organizzato per ridurre i danni del mercato illegale.
7. Promuovere delle azioni alternative per piccoli spacciatori e consumatori.
8. Investire più risorse in prevenzione, soprattutto rivolte ai giovani.
9. Offrire un diffuso e facile accesso ai diversi trattamenti, incluso l’utilizzo dei sostitutivi dell’eroina, con maggior attenzione alle persone più a rischio e collocate in contesti di tipo detentivo.
10. Le Nazioni Unite devono porsi come riferimento per un cambio nella politica mondiale contro la droga, promuovendo azioni basate sull’evidenza scientifica e sostenendo i paesi nei loro programmi.
Personalmente trovo interessante che finalmente si dica che a livello mondiale questo tipo d’approccio, la guerra, non ha dato risultati evidenti, anzi l’uso di cocaina è cresciuto dal 1998 al 2008 del 27%, degli oppiacei del 34,5% e della cannabis dell’8,5%.
Di fronte a questi numeri bisogna cambiare il paradigma anche se trovo di difficile realizzazione legalizzare l’uso di queste sostanze, ma se si riesce a strapparle alle organizzazioni criminali faremmo un gran favore a tutti.
Il report completo qui
2 commenti:
Ciao!
Siamo l redazione di Uniroma tv. Visto il tema del tuo blog credo ti possa interessare il servizio da noi realizzato sulle nuove disposizioni ONU sulla legalizzazione delle droghe.
http://www.uniroma.tv/?id=18965
Ciao!
A presto!
Interessante conoscere il parere di alcune persone! Buon lavoro
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