Casino de Paris |
Casino de Paris
Già nel 1730 il sito di questo edificio era utilizzato per degli spettacoli e nel 1880 diventa il Palace Théâtre grazie agli architetti Sauffroy e Grémailly. Nel 1891 viene restaurato dall’architetto Édouard Niermans, che creano una vasta hall rococò e ricoperta di vetrate, con una ventina di colonne che sostengono delle statue di donne alate e nuvole con un lampadario in mano, contornato da piante esotiche. Nel dicembre dello stesso anno il Signore Lué, amministratore del Casinò di Parigi, lancia in occasione di una festa in maschera data in occasione del Carnevale di Parigi, la moda del coriandolo in carta. Nel 1914 la sala è ricomprata da Raphaël Beretta che la trasforma in sala per il cinema e music hall, ospitando la prima orchestra jazz in Francia, ma nel 1918 i bombardamenti la portano alla chiusura.
Dopo la guerra ospiterà artisti come Mistinguett, Maurice Chevalier,
Joséphine Baker, Tino Rossi, Line Renaud, Mick Micheyl e Zizi Jeanmaire. Henri Varna lo dirigerà dal 1929 al 1966 a cui seguirà Roland Petit.
Jean Bauchet, il vecchio direttore del Moulin Rouge, lo compra nel 1976 sull’orlo del fallimento, appronta una spettacolo con Lina Renaud che andrà avanti per quattro anni, ma il tempo delle Riviste è passato. Chiude nel 1980 per riaprire due anni dopo per l’addio alle scene di Tino Rossi. Il Casinò di Parigi si converte in sala di spettacoli di ogni genere: jazz, rock, musica classica, balletti, opere e concerti. Sarà Jacques Higelin a inaugurare un nuovo periodo che porterà nel locale cantanti e comici della scena francese.
Degli enormi lavori di ristrutturazione sono stati intrapresi nel 2008, facendo della sala uno spazio modulabile e anche Il ristorante Le Perroque, situato nel mezzanino del focolare sotto la grande vetrata, è stato risistemato.
Folies Bergère |
Folies Bergère
È il nome del famoso music-hall di Parigi, nato con il nome di Folies Trévise, che divenne un locale di successo durante la Belle époque, presentando un cartellone con spettacoli di varietà, operette, canzoni popolari e balletti. Viene inaugurato nel 1869 e l’edificio nasce come teatro su disegno dell'architetto Plumeret. Pochi anni dopo diventa le Folies Bergère, da un nome di una via adiacente, perché la famiglia Trévise non voleva legare il suo nome ad un locale di quel genere.
Nel 1886 Édouard Marchand concepisce un nuovo genere di spettacolo: la rivista di music hall, dove il cuore dello spettacolo è la donna. Dopo 16 anni di successo, la malattia costringe Édouard Marchand a lasciare il posto e nel 1918 giunge Paul Derval che andrà a caratterizzare per 56 anni la storia della rivista con spettacoli con donne seminude e effetti sorprendenti.
Nel 1966, alla sua morte, gli succederà la moglie Antonia, che si affiderà a Michel Gyarmathy e poi a Hélène Martini, ex modella del locale, che terrà alto il valore della music hall. Nel 1993 deciderà di evolversi con il tempo ormai trascorso, giocando sulla modernità e la rimessa in discussione del gusto della rivista.
Tra gli artisti hanno calcato il palco delle Folies Bergère Loïe Fuller, Maurice Chevalier, Raimu, Mistinguett, Jean Gabin, Joséphine Baker, Louisa Baïleche, Lisette Malidor, Norma Duval, Grock, Charlie Chaplin, W. C. Fields, Valérie Lemercier, Régine, Herbie Hancock, Jamie Cullum, Bénabar, Fiona Apple, Tindersticks, Omara Portuondo, Stéphane Eicher, Vanessa Paradis, Thomas Fersen e Juliette.
Toulouse-Lautrec fu tra i clienti abituali tra il 1894 e il 1896, mentre
Manet scelse questo locale per dipingere tra il 1881 e il 1882 “Il bar delle Folies-Bergère”.
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