Palais de la découverte |
Palais de la découverte
È un museo e un centro culturale scientifico creato nel 1937 da Jean Perrin, Premio Nobel per la fisica nel 1926, e Jean Rostand, per la sezione Biologia.
Propone delle esperienze e delle dimostrazioni scientifiche riguardanti l’astronomia, la biologia, la medicina, la chimica, la matematica, la fisica e le scienze della terra.
Grand Palais
Viene edificato a partire dal 1897, per l'esposizione universale del 1900, con il bando di concorso di idee riservato agli architetti francesi. Non trovando un unico vincitore, viene deciso di affidare a quattro architetti la realizzazione di una sintesi delle loro proposte.
Grand Palais |
Henri Deglane è incaricato delle navate nord e sud e della sua parte trasversale denominata "paddock", delle facciate e in particolarmente dell'entrata principale e dei peristili sul "nuovo viale", il viale Alexandre-III, attuale viale Winston-Churchill.
Albert Louvet, autore del piano, si occuperà di edificare la parte centrale con il Salone d’onore e, in coordinamento con Deglane, la grande scala d’onore e il muro di fondo della navata trasversale.
Alberto Thomas deve condurre la costruzione dall'ala ovest, detta Palazzo di Antin e delle elevazioni corrispondenti sul viale di Antin, futuro viale Victor-Emanuele III, oggi viale Franklin D. Roosevelt.
Charles Girault, viene designato al coordinamento generale dei lavori.
Il corpo principale, di una lunghezza di 240 metri, è costituito da uno spazio imponente, sormontato da una larga vetrata.
Il colonnato di Deglane, ispirato a quello di Claude Perrault al Louvre, dissimula prudentemente, come alla stazione di Orsay, l’innovazione della struttura metallica.
Questo tipo di edificio segna la conclusione dell'eclettismo e riassume in sé i gusti della "Bella Époque", ma sancisce allo stesso tempo la fine di una certa concezione dell'architettura dove il creatore è al tempo stesso artista e tecnico.
Le quadriglie in rame sbalzato di Georges Récipon incoronano le due entrate ed il loro frontone. Queste opere allegorici, ad un'altitudine di quaranta metri, rappresentano dal lato dei Champs-Elysées l'immortalità che precede il Tempo, mentre dal lato della Senna l'armonia che supera la Discordia.
Un luogo del patrimonio francese a vocazione culturale in senso largo: la dimensione artistica, ma anche quella economica, tecnica, e scientifica, ogni tipo di fiere, saloni e avvenimenti, con un aspetto legato alla scoperta della Modernità e dell'altro.
Petit Palais |
Petit Palais
Il Piccolo Palazzo, realizzato per l'esposizione universale del 1900 dall’architetto Charles Girault ,è organizzato intorno ad un giardino semicircolare. La facciata dell’edificio è di 150 m di lunghezza, centrata da un atrio monumentale sormontato di un duomo. Delle colonne ioniche a volute in diagonali ne ornano la faccia principale, così come il peristilio semicircolare della corte interiore. Lo scenario è completato da numerosi bassorilievi.
Dal 1902, il Piccolo Palazzo diventa “Palais des Beaux-Arts de la Ville de Paris” per accogliere una collezione permanente, dall'antichità alla fine del XIX secolo, la collezione del XX secolo che si trovavano al palazzo di Tokio, e delle esposizioni temporanee.
Tra gennaio 2001 e giugno 2005 il Piccolo Palazzo è stato chiuso per lavori di ristrutturazione e ammodernamento.
Pont Alexandre III |
Pont Alexandre III
Costruito per l'esposizione universale del 1900, la prima pietra fu posta dallo zar Nicola II di Russia nel 1896, e nacque per celebrare l'alleanza tra lo zar Alessandro III di Russia e il presidente francese Marie François Sadi Carnot.
È in stile Art Nouveau, riccamente decorato, opera degli ingegneri Jean Résal e Amédée Alby e degli architetti Cassien-Bernard et Gaston Cousin. Sulle basi dei quattro piloni si trovano le rappresentazioni della Francia medievale, di quella rinascimentale, di quella assolutista del re Sole e infine di quella moderna.
In cima ai piloni si trovano la reputazione delle arti, delle scienze,
del combattimento e dell'industria.
È un ponte metallico di 40 metri, composto da una sola arcata di 107 metri che comprendono tre punti di articolazione, permettendo di superare la Senna senza punto di appoggio intermedio.
Il ponte ha parecchie volte cambiate colori, passando dal grigio al verde-bruno al grigio perla, per tornare ai colori d’origine con i lavori di restauro nel 1998.
Nessun commento:
Posta un commento