Che la regione Piemonte voglia finalmente agire sul tema del precariato, almeno stando a quello che è stato dichiarato all’ANSA, è una buona notizia. Peccato che l’intervento sia rivolto solo al mondo dell’impresa privata e non al precariato in genere. Forse il presidente non sa che, almeno nella sanità, un precario costa più che un dipendente pubblico, perché bisogna dare la mancia del 7% all’agenzia interinale che fa il favore di far lavorare queste persone. L’unico vantaggio, al quale ovviamente tengono tantissimo e pagano caro, è che il giorno che bisogna tagliare, gli interinali restano a casa, ma non licenziati, semplicemente non gli viene rinnovato il contratto.
Che Cota pensi a tutti i precari, magari c’è qualche figlio di amici che ne ha bisogno!
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