Il
“grattino” è un gioco d’azzardo trasversale. Sebbene spesso si dica che a
giocare siano soprattutto pensionati, precari e disoccupati, anche chi gestisce
la cosa pubblica pensa che qualche soldo in più non possa che fare bene. Non
sono i primi, e forse non saranno gli ultimi, ma anche i consiglieri regionali
calabresi, hanno usato i soldi pubblici per spese molto private, tra cui i
famosi biglietti della lotteria istantanea. Ma non gli bastavano gli stipendi?
Nel nostro Paese quanto deve guadagnare un politico per non fargli arraffare la
cassa?
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