La
rivoluzione sanitaria annunciata è ancora lettera morta, tra impasse politico,
regolamenti attuativi non approvati e mancanza di risorse economiche. Doveva
migliorare l’utilizzo delll’intramoenia, gli studi dei medici di famiglia dovevano
diventare h24, come si dice oggi, e sono stati inseriti nuove patologie nei
livelli essenziali di assistenza, come il gioco d’azzardo patologico. Ma l’unica
vera certezza sembra essere che da qui al 2015 i tagli alla spesa sanitaria
continueranno, arrivando a sottrarre al Sistema sanitario nazionale, tra il
2011 e 2015, ben 30 miliardi di euro, secondo i calcoli della Cgil, grazie ai
provvedimenti decisi dai governi Berlusconi e Monti. Che cosa si scriverà del
governa Letta e del suo nuovo ministro?
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