Alcuni
giorni fa sono entrati nel dipartimento di Farmacologia dell'università di
Milano e hanno liberato le cavie degli esperimenti. Una liberazione in nome di
una pratica inutile, diveramente però la pensa chi con questi animali ci lavora,
e sarebbe perlomeno sospetto pensasse diversamente. Parlano di disinformazione,
ma dovrebbero smetterla di ricattare le persone, dicendo che non ci sono
alternative a queste pratiche. Per esempio il cortisone, così diffuso, è
tossico per tutti gli animali, eccetto noi. Che cosa dire allora sui test che
andrebbero effettuati? Una volta scoperta la sua tossicità, il cortisone
sarebbe dovuto cancellato dalla lista dei potenziali farmaci per sempre, eppure
non è andata così. Come sempre si usano degli esempi per sostenere la propria
visione, non accennando al resto della storia, che è ben diversa. Ma è anche
giusto sentire l’altra campana, per quanto stonata.
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