Zara
è l’ottavo marchio, dopo Nike, Adidas, Puma, H&M, Marks&Spencer,
C&A, il colosso dello sportswear cinese Li-Ning, che si impegna a eliminare
le sostanze tossiche dalla sua linea di produzione. Inditex, la casa madre del
marchio, richiederà a 20 fornitori di rivelare i valori delle emissioni delle
sostanze chimiche pericolose a partire da marzo (e ad almeno 100 fornitori
entro la fine del 2013), garantendo a coloro che vivono vicino alle fabbriche
tessili il diritto a ricevere informazioni corrette sugli scarichi di sostanze
pericolose nell’ambiente, tra cui quelle di coloranti azoici che liberano
ammine cancerogene. L’impegno di Zara consiste anche nel rafforzare il processo
di eliminazione degli alchilfenolestossilati dai prodotti e nel fissare
ulteriori scadenze a breve termine per l’eliminazione delle sostanze chimiche
pericolose prioritarie, tra cui i PFC (per fluorocarburi).
Una
buona notizia per i lavoratori e anche per i consumatori, sempre che non ci sia
la fregatura!
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