Se
trovate qualcuno contento della riforma della sanità piemontese, per favore,
fatemelo conoscere, ma che non sia un politico regionale e neanche un dirigente
di nomina politica. Oggi in tre paesi della Regione hanno protestato contro la
riorganizzazione. Sarà un caso ma forse è l’unica cosa che accomuna questo
territorio ai piedi dei monti.
A
Susa un centinaio di donne ha protestato stamani davanti all'ospedale, contro
la chiusura del reparto di ostetricia. Indossavano un grembiule con la scritto
''mio figlio e' nato qui a Susa'' oppure ''voglio che mio figlio nasca qui a
Susa''. Nell'occasione e' stata avviata anche una raccolta di firme.
Ad
Arona, dove prima c’era l'ospedale, è stato inaugurato un Centro di
Assistenza Primaria, invenzione della riforma. Non ammalatevi però quando è
chiuso, perchè dovrete andare a Borgomanero, a soli 11 chilometri. Una
inaugurazione che ha visto alcune decine di manifestanti presentarsi
all’appuntamento con ceri da cimitero, a significare simbolicamente la
“morte”del nosocomio aronese.
A
Lanzo invece si sono riuniti sindaci, consiglieri comunali e cittadini della
zona perchè non vogliono che l'Ospedale di Lanzo perda il 55% dei propri posti
letto, che l'Oncoematologia di Lanzo venga trasferita, portandosi dietro gli
anestesisti e mettendo ulteriormente a rischio la permanenza del Pronto
Soccorso già dimezzato. Inoltre non vogliono che la medicina di Lanzo sia
presente solo per curare le bronchiti e si debba ricorrere ad altre strutture
per patologie più complesse. E chissà come mai non vogliono rischiare la pelle
perchè costretta a raggiungere un Pronto Soccorso di Torino perchè
l'emodinamica di Ciriè è stata cancellata.
Azzardo
tre ipotesi sul governatore piemontese.
1. È un genio visionario e tra dieci anni lo
ringrazieremo per tutto quello che ha fatto in questi pochi anni;
2. È un
furbone patentato e con questa riorganizzazione regalerà milioni di euro alla
sanità privata;
3. È un
pericoloso criminale perchè non sa quello che fa e non potremmo fargli nulla
perchè godrà dell’immunità del parlamentare.
Nessun commento:
Posta un commento