mercoledì 19 dicembre 2012

1476. Cheeseburger blues



Oramai siamo abituati che solo una ricerca scientifica officializza una realtà, per poi magari confutarla dopo qualche anno. Intanto però quella è la verità. Sul cibo si sono fatte ricerche di ogni genere, pro e contro qualsiasi cosa, cercando sempre di tirare l’acqua al proprio mulino, perchè il problema delle ricerche è l’obiettività. Se cerchi una cosa, probabilmente la trovi, ma se nel frattempo trovi altro? Se confuta l’ipotesi, meglio lasciar perdere. Ci voleva una ricerca per capire che il cibo non solo ci alimenta, ma incide sul nostro umore e benessere psicologico. Uno studio dell’Università di Montreal sentenzia che il junk food – e in particolare i grassi contenuti in grandi quantità negli alimenti spazzatura – portano a una vera dipendenza e scatenano reazioni imprevedibili, simili a quelle provocate dalla sindrome di astinenza, nel momento in cui si decide di cambiare regime alimentare. In pratica una dipendenza simile a quella innescata da una droga, e respingere l’assuefazione causa gli stessi sintomi da parte di un paziente durante la disintossicazione. In particolare, secondo Stephanie Fulton, coordinatrice della ricerca, variare l’alimentazione “causa sintomi di astinenza e una maggiore sensibilità alle situazioni stressanti perché il consumo di cibi spazzatura altera i livelli di molecole associate alla depressione. Questo fenomeno instaura un circolo vizioso di alimentazione scorretta”. Ma secondo voi chi ha messo in piedi un industria miliardari in campo alimentare, queste cose non le sa da anni?

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