giovedì 13 dicembre 2012

1465. Il tracollo della sanità laziale e di quella nelle altre regioni



Il 30 dicembre cesseranno le attività di tutte le strutture del gruppo San Raffaele nel Lazio, ovvero chiuderanno i presidi Irccs San Raffaele Pisana, San Raffaele Portuense, San Raffaele Flaminia, San Raffaele Trevignano, San Raffaele Sabaudia, San Raffaele Termini, Metamedica, MR3000 e San Raffaele Tuscolana.
La regione Lazio aveva dieci miliardi di debiti, che si aggiungono al miliardo e 140 milioni di deficit accumulato quest’anno. Per far fronte bisogna chiudere quattro ospedali, tagliare duemila letti e mille e cinquecento posti di lavoro.
Intanto per la Federazione delle Asl e gli ospedali l'obiettivo di risparmio di 2,7 miliardi nel biennio è un miraggio, ma nel frattempo il denaro è già stato detratto dal fondo sanitario nazionale. Per il 95% delle aziende sanitarie, la politica del rigore si tradurrà in una riduzione dei servizi e delle prestazioni rese ai cittadini.

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