Il
30 dicembre cesseranno le attività di tutte le strutture del gruppo San Raffaele nel Lazio, ovvero chiuderanno i presidi Irccs San Raffaele Pisana, San
Raffaele Portuense, San Raffaele Flaminia, San Raffaele Trevignano, San
Raffaele Sabaudia, San Raffaele Termini, Metamedica, MR3000 e San Raffaele
Tuscolana.
La
regione Lazio aveva dieci miliardi di debiti, che si aggiungono al miliardo e
140 milioni di deficit accumulato quest’anno. Per far fronte bisogna chiudere
quattro ospedali, tagliare duemila letti e mille e cinquecento posti di lavoro.
Intanto
per la Federazione delle Asl e gli ospedali l'obiettivo di risparmio di 2,7
miliardi nel biennio è un miraggio, ma nel frattempo il denaro è già stato
detratto dal fondo sanitario nazionale. Per il 95% delle aziende sanitarie, la
politica del rigore si tradurrà in una riduzione dei servizi e delle
prestazioni rese ai cittadini.
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