Sono
comode e promettono denaro senza far fatica, ma nascondono una serie di insidie
che giungono al limite dell’usura. Questo tipo di carte, che alla fine del 2012
in Italia erano circa 3,5 milioni, nasconde un meccanismo perverso di
moltiplicazione dei tassi d'interesse per cui sembra che non si finisca mai di
pagare. Soprattutto perché la banca e la finanziaria non fanno il computo del
debito residuo. Inevitabile, dunque, che la situazione possa sfuggire di mano
all'utilizzatore. Secondo i calcoli effettuati da Euroconsumatori, su un
contratto per un importo a disposizione di 2.000 euro e per utilizzi di poco
più di 12.800 euro distribuiti in 6 anni, il cliente paga più di 17.200 euro.
Insomma più di 4mila di interessi e spese, per avere sempre a disposizione
2mila euro.
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