Sembra
essere una condizione comune a molti criminali nazisti, ultimo in ordine di
tempo Làszlò Csatàry, che è morto alla bella età di 98 anni in un letto di
ospedale. Una vita vissuta prima come uno dei massimi responsabili militari e
di polizia delle forze magiare nella città slovacca di Kosice, con sulla
coscienza almeno 16mila ebrei, poi fuggitivo in Canada. Fino al 1995 è rimasto
tranquillo e pacifico in quella lontana terra e una volta scoperto non si è più
di tanto scomposto. Ha preso la sua roba e si è trasferito a Buda fino al 2010,
anno in cui venne infine arrestato e posto agli arresti domiciliari. Chissà se
esiste l’inferno e chissà se ora starà bruciando.
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