martedì 13 agosto 2013

1976. Essere a posto con la propria coscienza

Sembra essere una condizione comune a molti criminali nazisti, ultimo in ordine di tempo Làszlò Csatàry, che è morto alla bella età di 98 anni in un letto di ospedale. Una vita vissuta prima come uno dei massimi responsabili militari e di polizia delle forze magiare nella città slovacca di Kosice, con sulla coscienza almeno 16mila ebrei, poi fuggitivo in Canada. Fino al 1995 è rimasto tranquillo e pacifico in quella lontana terra e una volta scoperto non si è più di tanto scomposto. Ha preso la sua roba e si è trasferito a Buda fino al 2010, anno in cui venne infine arrestato e posto agli arresti domiciliari. Chissà se esiste l’inferno e chissà se ora starà bruciando.

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