È triste
sapere che lo scandalo della carne di cavallo spacciata per manzo presto
finirà nel dimenticatoio. Anche in Inghilterra, dove gli acquisti sono crollate
del 40% e due terzi degli inglesi si sono detti contrari ad acquistare carne
surgelata in futuro, secondo me presto tutto verrà dimenticato. E poi si sa
quanto sia facile “riciclare” i prodotti. Ci sono sempre i mercati emergenti, i
poveri e tante altri luoghi dove portare gli avanzi degli europei.
Intanto
un’alimentazione che prevede carne rossa quotidianamente inquina cinque volte
di più di un’alimentazione vegetariana. L’italiano che mangia carne
contribuisce con 1.778 chilogrammi di CO2 all’anno al bilancio delle
emissioni complessive nazionali, mentre chi ha scelto di eliminare bistecche e
insaccati produce 600 chili di anidride carbonica. Ma la forbice va da 600
chili di gas serra per le diete lacto-ovo-vegetariane (che prevedono dunque i
derivati animali come uova, yogurt, latte e formaggi) a 3 mila per quelle a
base di carne rossa ogni giorno. Per questo una scelta carnivora giornaliera
inquina cinque volte di più di un regime alimentare vegetariano.
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