Secondo
questo articolo dopo il fallimento della riforma-Baretta oramai è
conclamato che la lobby dell'azzardo è affetta da incapacità di
leggere una realtà che in pochi anni è mutata, come è mutata la
coscienza critica di una società civile sempre più matura e stanca
di mediazioni o deleghe. I "no" sulle slot sono no, non
"sì" pronunciati sottovoce nella speranza che nessuno li
senta. Sono "no" perché attorno a quel "no" si
condensano speranze, attese e concretissimi progetti di
ricostituzione del legame sociale. Se ci credono loro. Personalmente
non sono così ottimista.
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