La
tecnologia potrebbe diventare presto un deterrente in più per
impedire alle persone di giocare d'azzarrdo. É doveroso però usare
il condizionale perché sarebbe tutta da dimostrare la reale capacità
dissuasoria e la risposta dei curanti. Nell'articolo si parla di strumenti tecnologici che
possono trasmettere le variazioni dei parametri vitali, con una
piattaforma che sarà in grado di controllare emotivamente il
giocatore utilizzando braccialetti con sensori che ne misureranno il
battito cardiaco e le reazioni tipiche, al quale risponderanno con un
segnale d'allarme in modo da “scuotere” la persona. Si dice anche
che i dati verranno anche inviati al terapeuta. Lodevole e interessante proposta,
ma quanti professionisti avranno il tempo di valutare i dati o di chiamare i loro pazienti bloccati davanti a una slot? Non so
chi ha fatto la proposta, ma quale carico di lavoro ha per permettersi tutto questo tempo? Magari
assumeranno personale in massa per lavorare nel Servizio Pubblico (sic!).
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