Sembra
che gli organizzatori non ne stiano azzeccando una. Dopo non aver invitato fior
fior di ministri ai tanti dibattiti, si sono pure dimenticati degli infermieri
a un dibattito che riguarda la sanità. Quando se ne sono accorti hanno
protestato perché pensano di contare qualcosa nella nuova sanità che avanza.
Forse non li hanno avvisati che, malgrado le loro posizioni di dirigenza, non
sono proprio loro al potere. Bene fanno a ricordare che esistono, ma
occorrerebbe non un’azione di lobbing, ma un unione di tutte le professioni
sanitarie che non siano mediche per bilanciare e non strappare di mano il loro
potere. Migliorare i servizi passa attraverso l’unione di tutti i singoli
attori, e non attraverso la vecchia strategia del divide et impera.
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