È morto
nel 1992 ma è più vivo che mai: questa in sintesi la situazione di come viene
percepito oggi il più importante narcotrafficante colombiano. Non bastavano una
telenovela e un marchio di abbigliamento creato dal figlio, con stampate su
felpe e magliette frasi e immagini del padre. Ora anche un album di figurine,
che va a ruba nei quartieri di Medellin, ancora la sua città.
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