mercoledì 29 agosto 2012

1256. Fare le pulci quando si parla o si scrive di gioco d’azzardo patologico


Ogni qualvolta un giornalista scrive un pezzo su questo fenomeno o un politico dichiara qualcosa di più o meno interessante, scopro qualche inesattezza, che non aiutano il lettore a capire. In questo articolo il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Valerio Cattaneo, parla di lotta alla ludopatia, quando questo termine non esiste ed è del tutto scorretto perché occorre parlare di gioco d’azzardo patologico. Se proprio si vuole si può anche abbreviare: GAP.
È scritto che nel 2011 nel gioco sono stati spesi in Italia 72 miliardi di euro. Invece ne sono stati spesi 79,9 di miliardi. Non proprio un grosso errore, ma comunque una cifra consistentemente diversa.
Infine si indica che la percentuale di giocatori problematici in Piemonte è del 4 per cento. Non esistono dati su questa cifra e ci sono una ridda di diverse percentuali può e meno ottimistiche. In genere si parla di un 2% della popolazione italiana. Ma al di là della cifra, perché i politici non decidono di investire più soldi in prevenzione e cura?

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