venerdì 3 agosto 2012

1205. 2 milioni di euro per sterminare lo scoiattolo grigio


È stato approvato pochi giorni fa un piano a livello europeo che prevede lo sterminio dello Sciurus carolinensis, lo scoiattolo grigio. I metodi previsti per l’eliminazione sono: avvelenamento con topicidi, inalazione di gas e rottura del collo.
«L'eradicazione dello scoiattolo grigio com’è prospettata da Unione europea, ministero dell’Ambiente e dalle Regioni Lombardia, Piemonte e Liguria è mortificante dal punto di vista etico e clamorosamente errata dal punto di vista scientifico. Si spendono quasi 2 milioni di euro per lo sterminio ma non si vieta la commercializzazione di una delle tante specie arrivata in Europa perché qualcuno l'ha comprata in negozio e rilasciata sul territorio», tuona il presidente di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer.
L’etologo Roberto Marchesini,aggiunge: «Ho già visto la gassificazione di nutrie e colombi: sono state campagne fallimentari. Fatte per ridurre il numero di soggetti, hanno ottenuto il risultato opposto perché si è operata una selezione della specie: sono sopravvissuti i soggetti più forti, che si sono moltiplicati. Più si seleziona una specie, più aumenta di numero. Sarebbe molto più interessante investire in un piano per il controllo demografico e in uno studio utile per capire se il declino dello scoiattolo rosso, attribuito alla presenza di quello grigio, sia da attribuire davvero a quest'ultimo. Non si conosce la causa della decimazione di molte specie, penso agli anfibi, in particolare a tante varietà di raganelle ormai quasi scomparse. Le pratiche venatorie sono un altro problema: vengono immesse specie nell’ambiente su richiesta dei cacciatori, e quando quella specie si è ambientata e riprodotta fuori misura, si chiamano i cacciatori, che sono l’origine del problema, per risolvere il problema: è successo per i cinghiali in molte zone d’Italia. I pesci siluro? Li hanno voluti i pescatori. Tutto ruota attorno all’uomo, ma chi ne fa le spese sono sempre gli animali».
L’uomo crea e poi disfa, senza un minino di cognizione se non occuparsi dell’immediato. Anche un cretino, come il sottoscritto, sa che se immetto una razza in un nuovo ambiente prima o poi si adatta e inizia a fare sfaceli a danno degli altri animali. L’esperienza dei conigli in Australia non ha insegnano niente a nessuno!

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