Una
cosa è però sicura. Non sarà più la onlus ”Droga che fare?” a gestire il call
center per conto dell’Agenzia per le tossicodipendenze del Comune di Roma.
Dietro
pretestuosi discorsi economici sembra esserci la volontà di far “lavorare”
associazioni vicini al sindaco Alemanno.
Evviva
la democrazia!
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