A
ricordare che oltre ai beagle da adottare ci sono anche i 23 lavoratori che
perderanno probabilmente il posto è il sindacato, che è rimasto allibito che
tutti vogliono adottare un cane, ma che nessuno pensa ai lavoratori, giudicati
come sono assassini di animali. Ora il problema non è quello che credono le
persone animaliste, ma la realtà che non c’è lavoro per nessuno o quasi.
Possono sempre cercare un lavoro in un centro commerciale, oppure in qualche
negozio per animali, come farebbe chiunque in cerca di un nuovo lavoro. I
lavoratori della Green Hill faranno la fine di tanti altri: finire nelle
statistiche e dovranno cercare una soluzione personale a un problema che è
invece di tutti. Che sia il sindacato a trovare una soluzione, invece di
richiedere l’intervento dello Stato che smantella pezzo per pezzo lo stato
sociale.
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