In
quel di Casale Monferrato esiste una struttura che accoglie i malati
terminali, termine politically correct per definire i pazienti
oncologici all'ultimo stadio. In teoria dovrebbe essere uno spazio
accogliente e moderno, capace di offrire una degna assistenza e
accoglienza a chi ha gli ultimi giorni da vivere. In pratica la
struttura realizzata solo cinque anni fa presenta gravi problemi come
acqua nelle sale del seminterrato, macchie di umidità e profonde
crepe nei muri. Il tutto sembrava appartenere a un altro mondo,
finché il sindaco di Casale ha parlato con l'assessore Saitta, che
ha preso il telefono e parlato con il direttore generale. La novità
è che perlomeno questo nuovo assessore prende in considerazione la
situazione, che poi la risolva è un altro paio di maniche, ma
durante l'era Cota la risposta sarebbe stata molto diversa.
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