La
morte di Alfonso Cano, il comandante delle Forze Armate Rivoluzionarie della
Colombia (Farc), avvenuta il 4 novembre doveva essere il culmine della guerra
mossa dagli USA nei territori dove si produce principalmente la cocaina,
flagello euforizzante e creatore di milioni di tossicodipendenti nella terra di
Colombo. Così invece non è successo e difficilmente accadrà, perché l’epicentro
del narcotraffico si è spostato in Messico e in altre paese del centro e del
sud America. Malgrado gli ingenti stanziamenti di denaro, soldati e
intelligence, non si riesce a sradicare il fenomeno. Che occorrano nuove
strategie?
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