martedì 29 novembre 2011

421. Cota e Monferino sono due gran risparmiatori


Su La Stampa e La Repubblica di oggi trova ampio spazio la bella notizia che con la centralizzazione degli acquisti farmaceutici in tutta la Regione si sono risparmiati per La Stampa oltre 70 milioni, per La Repubblica 75. Ma non guardiamo la discrepanza che tanto è il concetto che conta: acquisti esercitati da una sola grande organizzazione specializzato negli approvvigionamenti, prima erano 21, incentivando la concorrenza e applicando alla Sanità piemontese strategie manageriali. Capisco che Cota e Monferino debbano dimostrare di fare il proprio mestiere bene e con competenza, ma sarebbe bello se smettessero, soprattutto Cota, con la propaganda come se tutto quello che c’era prima fosse tutto da buttare o mal funzionante.
Nella mia totale ignoranza come è stata scelta la Scr, la società di committenza regionale guidata da Domenico Arcidiacono?
Inoltre Cota ha dichiarato che <<la sanità deve essere un servizio per i cittadini e non più un centro di potere: è questa la sfida culturale che stiamo portando avanti e che vinceremo>> peccato che da quando è governatore, proprio in sanità, sono aumentate le consulenze a favore di chissà chi.
I risparmi e le razionalizzazioni sono molto importanti e non solo perché sono finiti i soldi, ma sarebbe bello che, per esempio, con i risparmi abolissero le migliaia di operatori precari stabilizzandoli e soprattutto che dopo non ne facciano di nuovi.

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