Su
La Stampa e La Repubblica di oggi trova ampio spazio la bella notizia che con
la centralizzazione degli acquisti farmaceutici in tutta la Regione si sono
risparmiati per La Stampa oltre 70 milioni, per La Repubblica 75. Ma non
guardiamo la discrepanza che tanto è il concetto che conta: acquisti esercitati
da una sola grande organizzazione specializzato negli approvvigionamenti, prima
erano 21, incentivando la concorrenza e applicando alla Sanità piemontese
strategie manageriali. Capisco che Cota e Monferino debbano dimostrare di fare
il proprio mestiere bene e con competenza, ma sarebbe bello se smettessero, soprattutto
Cota, con la propaganda come se tutto quello che c’era prima fosse tutto da
buttare o mal funzionante.
Nella
mia totale ignoranza come è stata scelta la Scr, la società di committenza
regionale guidata da Domenico Arcidiacono?
Inoltre
Cota ha dichiarato che <<la sanità deve essere un servizio per i
cittadini e non più un centro di potere: è questa la sfida culturale che stiamo
portando avanti e che vinceremo>> peccato che da quando è governatore,
proprio in sanità, sono aumentate le consulenze a favore di chissà chi.
I
risparmi e le razionalizzazioni sono molto importanti e non solo perché sono
finiti i soldi, ma sarebbe bello che, per esempio, con i risparmi abolissero le
migliaia di operatori precari stabilizzandoli e soprattutto che dopo non ne
facciano di nuovi.
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