Saranno
mesi di passione per la riorganizzazione ospedaliera piemontese, che dovrebbe
razionalizzare le risorse e migliorare le prestazioni, limitando gli sprechi e
favorendo i cittadini. Sulla carta potrebbe anche funzionare, peccato che ci
credano solo Cota e Monferino, mentre tutti gli altri sono contrari. Saranno
loro visionari e creativi, oppure gli altri prevenuti e malfidenti?
Ai
posteri l’ardua sentenza, oppure ai prossimi ricoverati!
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