Nel
febbraio 2013, per contribuire alla rinascita di un apparato statale
dopo la fine di Gheddafi, abbiamo regalato all'esercito libico venti
autoblindo Puma. Mezzi moderni prodotti dall'Iveco e acquistati in
grande quantità, ma che non si sono mostrati all'altezza delle
trappole afghane e sono finiti in parte in magazzino. L'omaggio
voleva anche essere lo stimolo per una successiva vendita dei surplus
all'armata di Tripoli e per questo abbiamo fornito un pacchetto
completo: nel cadeux era compreso l'addestramento degli equipaggi e
una scorta di ricambi.
Dal 2014
però la situazione è diventata instabile e il “regalo” è stato
trasformato dalle abili mani di qualche miliziano che ci ha montato
sopra un bel lanciatore trinato per missili antiaerei russi Kub che
vengono usati come arma terra-terra, sparandoli a casaccio contro le
città rivali. Certe cose non si possono sapere, ma se usasse il
cervello e non il denaro per fare certe scelte, molti persone non
sarebbe morte. Ma poco importa, tanto sono libici (sic!).
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