In linea
di principio non sono contrario alle razionalizzazioni e
all'efficientamento (che brutta parola usata dal Ministro), ma troppo
spesso si dice che si va a migliorare ma si finisce per svilire il
personale e togliere servizi al cittadino.
Le misure
previste riguardano tra le altre cose gli acquisti di beni e servizi
e l’appropriatezza delle prescrizioni. Si parla di tagli per 2,3
miliardi all’anno per il triennio 2015/2017. In cima alla lista
dei tagli ci sono le prestazioni specialistiche non necessarie: dal
ministero arriverà presto la lista delle patologie che prevedono
analisi necessarie, per tutti i casi diversi si dovrà invece pagare
di tasca propria. Il decreto prevede di recuperare fondi dalle anche
con il taglio dello stipendio per i medici che prescrivono analisi e
controlli non necessari. Il medico, quando fa la ricetta, dovrà
riportare l’indicazione della condizione di erogabilità. Le visite
e i trattamenti che esulano da quei paletti saranno a totale carico
dell’assistito.
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