martedì 14 luglio 2015

3248. La riforma della sanità lombarda


I punti centrali della riforma Maroni saranno mega ambulatori di medici di famiglia e mini ospedali simili alle case della salute, trasformando le Asl in realtà più snelle e la riunione negli ospedali delle cure ospedaliere e territoriali. L'ideazione di mega ambulatori (le Aft, aggregazioni funzionali territoriali, e le Uccp, Unità complesse di cure primarie) con medici di famiglia, serviranno per curare i pazienti con patologie come diabete, o malattie cardiache e respiratorie, e fare prelievi ed esami come eco o radiografie. Accanto a queste strutture è prevista la nascita dei Pot, i presidi ospedalieri territoriali, mini ospedali simili alle case della salute della Toscana, in cui ricoverare quei malati che, dopo un intervento, hanno bisogno di riabilitazione. Eccetto i tre con mille letti (Niguarda, Civili di Brescia e Giovanni XXIII di Bergamo), gli ospedali attuali si trasformeranno in Asst (Aziende socio sanitarie territoriali), con due bracci: uno per i ricoveri ospedalieri e uno per le cure territoriali, in collaborazione con i medici di famiglia. Mah, un grand casino per non cambiare nulla?

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