Dopo Sara e Yara ora i riflettori della cronaca nera hanno toccato Elisa in una maniera che probabilmente incuriosirà molte persone. Con questa notizia i telegiornali avranno qualcosa di nuovo da raccontare dopo che, speriamo, l’effetto domino delle rivolte popolari intorno all’Italia sarà terminato.
In fondo non ci interessano le buone notizie, ma anche quelle brutte hanno una data di scadenza; se non ci sono colpi di scena, ritrattazioni, morti e cataclismi vari a ravvivare la trama, ci annoiamo. La nostra generazione è satura di eventi negativi masticati dai mass media ed offerti ai nostri palati non proprio fini, ma ogni volta un nome o una località tornano a rinfocolare quella curiosità morbosa che alberga in ognuno di noi. Non basta che ci dicano che al Grande Fratello tutti recitano, non basta qualcuno che ammette di aver ricevuto denaro per raccontare una storia strappalacrime inventata, perché troppo spesso ci sfugge che la televisione è tutta finzione, soprattutto quei programmi che campano sui sentimenti e le emozioni. Diffidate se potete e cercate emozioni reali con persone reali, così non vivrete in differita la vostra esistenza, mettendo però il vostro equilibrio a rischio, perché una volta che spegnerete lo schermo tutto scomparirà, mentre le emozioni reali sopravvivono al nostro tentativo di annullarle.
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