giovedì 10 febbraio 2011

28. Hieronymus Bosch


Ho incontrato per caso la sua pittura alcuni anni fa a Venezia, nel Palazzo Ducale, in uno di quei percorsi tra cultura e arte in cui non sai mai bene quello che puoi trovare.
Le quattro tavole realizzato con tecnica a olio nel 1504, appartenenti alla serie delle “visioni dell’aldilà” rappresentano il Paradiso terrestre, l'Ascesa all'Empireo, la Caduta dei dannati e l'Inferno sono, a coppie, gli sportelli laterali di un perduto trittico.
Dei quattro quello che più mi ha colpito è l’ascesa all’empireo, con il cono di luce bianca che come un tunnel indica la strada all’anima. Un concetto che richiama alla mente i racconti di pre-morte che molte persone raccontano: un tunnel di luce bianchissima che gli indica la strada.
Come nel 1500 ci fossero queste informazioni e fossero di conoscenza del pittore olandese per me rimane un mistero, di fatto questo pittore che utilizza un immaginario fantastico, colpisce per la sua particolarità.
I colori dominanti nella tavola sono il nero, il celeste ed il bianco. La luce si espande in cerchi concentrici nella parte superiore della tavola attirando a sé tre anime accompagnate in volo da angeli. Le anime sembrano venire completamente assorbite dai raggi divini provenienti dal fondo, in un incedere a zigzag per tutto il luminoso tunnel, con conseguente e graduale perdita di peso e con gli angeli guida che le accompagnano fino al raggiungimento della luce suprema.

P.S. Ogni riferimento a vicende personali è puramente casuale!

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