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persone tra amministratori di cliniche private e funzionari pubblici
sono a processo alla Corte dei conti per un presunto danno erariale
di 7,9 milioni di euro. Il “trucco” è quello già usato in
passato e non sanzionato perché prescritto. I pazienti anziani in
rianimazione o in lungodegenza venivano dimessi entro il sessantesimo
giorno di ricovero, oltre il quale la struttura avrebbe ricevuto un
rimborso dalla Regione ridotto del 40percento. Questi pazienti
venivano poi presi in carico da altre case di cura mentre alla prima
ne arrivavano altri ancora. In questo modo il rimborso ottenuto era
sempre al 100percento. Guarda caso, anche qui, esiste un preciso
intreccio politico economico.
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