Almeno
un milione di cinesi di Pechino vive sottoterra, in seimila rifugi
antiaerei scavati sotto i palazzi a partire dal 1949. Non sono gli
“ultimi” della città, ma nella maggioranza dei casi sono ragazzi
diplomati venuti dalla provincia per fare fortuna. Hanno lavori
normali, dalla parrucchiera al contabile, all’impiegato hi-tech,
anche giovanissimi insegnanti. Per tutti il salario d’ingresso è
molto basso e non possono permettersi di pagare un affitto normale.
Vivono in 10 metri quadri, senza luce, se la vuoi paghi a parte, e il
riscaldamento.
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