Il
celebre conduttore televisivo ha scritto un romanzo, scopro il
secondo, con al centro il mondo del gioco d'azzardo. In questa
intervista dichiara che affari tuoi non è un gioco d'azzardo e che
ci sono differenze fondamentali. Innanzitutto, mal che vada torni
a casa come sei arrivato e non ti rovini, in più sei protagonista di
uno show che sdrammatizza, con lo spirito della festa di paese.
Comunque sento l’obbligo morale di guidare i concorrenti,
invitandoli alla prudenza quando in ballo ci sono tanti soldi.
Ecco
a me sembrano un cumulo di scemenze. Se è vero che il concorrente
non mette un soldo di tasca sua, paga in un altra maniera, cioè
mettendo la sua storia di persona a disposizione dello spettacolo.
Paga mettendosi a nudo, magari con una bella storia strappalacrime.
Il buon conduttore afferma di guidare i concorrenti, invitando alla
prudenza, ma la differenza tra lui e un croupier qualcuno me la deve
spiegare. Sarebbe bello che queste brevi riflessioni arrivassero
all'interessato, magari la prossima volta che gli propongono “i
pacchi” dice di no.
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