Sette
dei 14 imputati dell'inchiesta su episodi nel settore della sanità piemontese
hanno chiesto di patteggiare pene comprese tra otto mesi e un anno e mezzo di
reclusione. I legali degli altri sette imputati, tra i quali l'ex assessore
regionale alla sanità Caterina Ferrero e il suo stretto collaboratore Piero
Gambarino, hanno chiesto invece il proscioglimento e la loro posizione verrà
valutata nel proseguimento dell'udienza, previsto a luglio.
Tra
i procedimenti oggetto di indagine vi sono la fornitura di pannoloni per
anziani, per 50 milioni di euro, affidata direttamente dalla Regione a
Federfarma, la realizzazione di residenze sanitarie per anziani sul territorio,
l'apertura di un reparto di emodinamica all'ospedale di Chivasso (Torino), la
gestione di alcuni concorsi e il tentativo di togliere la qualifica di
funzionari di polizia giudiziaria a due ispettori dello Spresal.
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