Il
ddl discusso in Parlamento si articola in 22 articoli e in quattro capi dal
titolo “Disposizioni in materia di gioco d’azzardo”, proposto dai relatori
della seconda e sesta commissione del Senato, rispettivamente Laura Allegrini e
Lucio D’Ubaldo.
La
patologia verrà inserita nei LEA, in modo che in ogni Regione ogni cittadino
abbia una terapia adatta e non come oggi dove alcune Regioni si sono
organizzate per rispondere ai bisogni delle persone. Allo scopo di finanziare i
programmi di cura e riabilitazione dei soggetti dipendenti da “ludopatia” il
Fondo sanitario nazionale e il Fondo per le politiche sociali sono incrementati
con le entrate ricavate dalle somme derivanti dal successivo articolo 4, che
dice che sono ridotte dello 0,1% le percentuali delle somme giocate destinate
alla remunerazione degli operatori e dei concessionari inseriti nell’elenco
Slot e Vlt.
Speriamo solo che il ddl passi in fretta.
Speriamo solo che il ddl passi in fretta.
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